“Vengono all’osteria per assaggiare il mio ragù”: la rinascita di Amina attraverso il lavoro

Occhi profondi contornati dal nero del mascara, pelle chiara, chioma scurissima che si apre ordinata intorno alla riga in mezzo. Amina (nome di fantasia) muove velocemente le mani con le unghie laccate di nero, mentre con una voce soave racconta: “Le donne in Afghanistan parlano con le braccia conserte e lo sguardo basso. Da quando […]