Il laboratorio condotto da Tiziana Passarini in collaborazione con Irene Maria Olavide, insegnante di italiano L2, ha permesso ai beneficiari di raccontarsi e cercare di ricomporre una loro identità “spezzata” tra il “là” e il “qui”. Trattandosi di adolescenti dal trascorso migratorio spesso travagliato, ma in possesso di grandi potenzialità espressive ed umane, il prodotto finale in forma di video ha consentito ai partecipanti di essere protagonisti a tutti gli effetti attraverso vari linguaggi: voce, disegno, canto, musiche. 

 

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