STORIE
L’inserimento positivo nasce da un cambiamento che coinvolge tutti: le realtà educative, scolastiche, formative, sanitarie, il mondo del lavoro, le istituzioni, l’associazionismo, i cittadini residenti e i nuovi arrivati. Attiva incontri, relazioni, scambi. Richiede impegno, ma può donare anche nuove opportunità di benessere reciproco.
Un processo fatto di storie uniche e irripetibili che vale la pena di raccontare.
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Soriba, quando l’integrazione passa attraverso il calcio
Per chi lo ha allenato sul campo da calcio è sicuramente un centrocampista con il talento per giocare nelle categorie di Promozione o Eccellenza, forse
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I “rapper” di Benkelema: per i migranti che non possono parlare
“Mi chiamo Hardi, avevo un dovere: mandare un messaggio. Forte. Per raccontare chi siamo, cosa sentiamo, il nostro viaggio interiore e cosa ci sta succedendo, le molte speranze e ciò contro cui combattiamo. Nel farlo, assieme ad amici, i pensieri e le parole di ciascuno sono diventati linguaggio universale, energia contagiosa. Ora chiamano da tutte le città italiane per dirci: bravi, finalmente qualcuno ha parlato. Ma…”
![SPRAR Bologna Accoglienza Piazza Grande San Lazzaro](https://www.bolognacares.it/wp-content/uploads/2018/12/san-lazzaro-piazza-grande-accoglienza-diffusa-SPRAR-Bologna-cares-1.jpg)
San Lazzaro: quell’accoglienza diffusa che funziona
Jean Dieu, 28 anni, viene dal Camerun ed è in Italia da pochi anni. La sua esperienza all’interno del progetto SPRAR Metropolitano di Bologna
![Storie dello Sprar Metropolitano di Bologna](https://www.bolognacares.it/wp-content/uploads/2018/12/Assan-sprar-storie-accoglienza-bolognese-sistema-di-protezione-rifugiati-bologna.jpg)
Assan: “Il mio futuro? Nel ragù alla bolognese…”
Assan prepara un riso in bianco a metà mattina nella cucina di Casa Kharkov, a Bologna. Mentre mescola i chicchi per non farli attaccare alla
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Peace, da “ribelle” a impeccabile cameriere per hotel di lusso
In un solo giorno dai capelli lunghi e rasta a un taglio più corto e a una divisa impeccabile da cameriere. È risaputo che l’abito
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Precious, nata per fare la pizzaiola “E’ bravissima e tutti la apprezzano”
Sui documenti ufficiali ancora manca una lettera, che le deforma il nome. A quella “u” che qualcuno si è dimenticato di trascrivere al suo arrivo
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Il custode dei campioni del futuro: “Un’occasione per crescere insieme a loro”
Il suo sport è il calcio, senza ombra di dubbio. La passione è nata quando era ancora nel suo paese, la Costa d’Avorio, e in
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“Artolè”, quando il linguaggio dell’arte è universale e inclusivo
“Quando sei ospite in un paese devi conoscerne la storia e le tradizioni. Per questo mi è piaciuto molto partecipare ad Artolè, una festa che
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Dal Gambia al camp di Libera. “Ho imparato cos’è la mafia”
Quando ha soffiato sulle candeline della torta per i 19 anni che gli avevano preparato a sorpresa i compagni del campo di volontariato di Libera
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Orientare a un lavoro, un primo passo per l’integrazione
Trovare un lavoro è una priorità che i richiedenti asilo manifestano fin dai primi giorni in Italia. Da subito la grande maggioranza vorrebbe darsi da